viaggio nelle 2 Sicilie .
Maurizio Cittadini, Paolino Atzori, Alessio Atzori, Federico Aime, Paolo Persod e Piero Farneti.
ottobre 2022
Scrive Maurizio:
Dopo vari ripensamenti prima dell'estate il gruppo dei giri in moto stradale decide di rifare il giro delle due Sicilie, gia' fatto alcuni anni fa da me, Alessio Atzori e Federico Aime.
Fortunatamente mi arriva la nuova moto (Moto Morini XCAPE 650) ai primi di settembre (ma sarebbe dovuta arrivare a aprile!) e riesco ad essere della partita.
Tagliando dei mille kilometri fatto il 5 ottobre e pronti a partire il 7 ottobre.
Partecipiamo in sei : io, Paolino Atzori, Alessio Atzori (organizzatore e guida), Federico Aime, Paolo Persod e Piero Farneti.
Partiamo per Civitavecchia venerdi' 7 ottobre alle 20,00 perche' le combinazioni di navi per Palermo non sono compatibili (nessuna cabina disponibile in andata).
Sabato 8 alle dieci circa sbarchiamo e ci congiungiamo con Alessio, gia' nella penisola per lavoro.
Inizia il trasferimento verso la Sicilia: facciamo oltre 500 km tra autostrada, a palla, e costiera amalfitana, a passo d'uomo tra cantieri, sensi unici alternati, traffico.
Sosta ad Amalfi e poi, dopo file e rallentamenti vari, entriamo in autostrada per andare verso l'albergo, situato in agro di Lauria.
All'ingresso in autostrada si stacca la piastra paramotore del GS 1250 di Paolo che viene raccolta da Piero; e' tenuta in sede da ben cinque bulloni ma sono saltati tutti, probabilmente serrati male in occasione dell'ultimo tagliando fatto poche settimane prima.
Arrivati all'albergo gia' prenotato, come tutti, da Alessio, ormai collaudato organizzatore, ci troviamo in una struttura nuova con marmi e arredi un pochino bizzarri e, a sorpresa, una festa per celebrare un diciottesimo compleanno.
A me e Paolino la cosa ricorda una due giorni in enduro di alcuni anni fa organizzata da Danilo Ibba che in quella occasione aveva previsto una sosta intermedia in un albergo di Orgosolo dove si celebrava un matrimonio.
In realta', nonostante i timori per il previsto baccano notturno, riusciamo a cenare e dormire in vista del lungo trasferimento che ci aspetta l'indomani.
Domenica, 9 ottobre, foto di gruppo nel piazzale antistante l'albergo e poi partenza in direzione Maratea per proseguire nella litoranea in direzione Bagnara calabra.
A Maratea saliamo fino alla statua del Cristo per godere del panorama e poi al porto; giornata estiva.
Poi ci spostiamo verso sud lungo strada costiera e ci fermiamo a pranzo a Cetraro, su indicazione di Piero che li' ha comprato la sua barca.
Proseguiamo per Tropea dove facciamo una visita del borgo e una sosta con gelato pomeridiano.
Dalla piazza dei cannoni di Tropea vediamo in lontananza Stromboli con il pennacchio di fumo.
E' tardi e ripartiamo per Bagnara calabra, ma prima decidiamo di fare benzina e poi sosta pipi'.
Dopo alcuni kilometri dal distributore, nei pressi di un ingresso ad una casa isolata, ci fermiamo per la pipi' e a quel punto Piero nota una anomala fumosita' dalla moto di Federico.
Dopo poco realizziamo che lo scriteriato ha sbagliato il rifornimento ed ha fatto il pieno di gasolio.
Con l'aiuto del padrone della casa svuotiamo il serbatoio (quasi 30 litri) e lo riempiamo di benzina, ma la moto non parte piu' nonostante moltissimi tentativi.
Si fermano ad assisterci anche dei motociclisti locali che poi ci scorteranno fino all'autostrada, uscita Rosarno.
Il carro attrezzi porta via la moto in attesa di capire dove portarla per la riparazione l'indomani mattina.
La sera pizza per tutti consumata nel residence di Bagnara calabra, dove l'inserviente che cura le stanze e' una ragazza di Budduso'.
Il lunedi' il programma subisce inevitabilmente un cambiamento perche' la moto di Federico viene portata alla BMW di Catanzaro per l'assistenza.
Strano il contratto di assicurazione di Federico che lo costringe a pagare, di fatto, il carro attrezzi con ulteriori 160 euro in quanto l'assicurazione copre soltanto un trasporto per i primi 25 Km.
Andiamo a pranzo a Catanzaro lido e di pomeriggio inoltrato la moto viene restituita in piena efficienza a fronte di 260 euro (filtro aria, candele, additivo di pulizia iniettori, mano d'opera per pulizia dei condotti).
Da li', via autostrada, corsa all'imbarco a Villa Sangiovanni.
All'altezza, piu' o meno, di Vibo Valentia ci coglie una serissima pioggia.
In pochi minuti ho i piedi a mollo e le palle bagnate, mentre il giacchino impermeabile 24mx, che mi ha fatto acquistare alcuni anni fa Marcello Pisano, fa egregiamente il suo lavoro.
Attraversiamo lo stretto e raggiungiamo molto tardi l'agriturismo di Troina passando, via autostrada, da Paterno'.
La Calabria ha confermato la brutta sensazione dal punto di vista paesaggistico e della cura e pulizia dell'ambiente che gia' ci aveva fatto la volta scorsa.
Le vicende del viaggio ci hanno impedito di passare da Rosarno dove avremmo voluto riverificare il degrado.
L'ultimo tratto della strada per Troina e' piacevole, molto ondulato planimetricamente anche se lo percorriamo al buio, stanchi e qualcuno anche bagnato e non riusciamo a godercelo in pieno.
Federico mi fa passare avanti perche' infastidito dalla potenza dei fari della XCAPE che non so come regolare in altezza.
A Troina l'agriturismo e' molto curato, pulito, ospitale.
La signora, titolare dell'agriturismo, ci fa una lauta cena con piatti particolari.
Dopo il meritato riposo (in due giorni abbiamo fatto oltre 800 km!), l'indomani prima di partire in direzione Bronte e Etna Paolino deve riparare la gomma posteriore, forata.
Lo fa con la consueta maestria usando il kit di riparazione dei tubeless, ma la gomma fa pieta': e' proprio alla frutta ed ha quasi la tela in vista!
Martedi' 11 ottobre ripartiamo da Troina con la prospettiva di fare un pochino meno kilometri degli altri giorni e ci muoviamo in direzione Bronte, dove arriviamo a meta' mattina per comprare qualche pistacchio e prenderci un caffe'.
Poi proseguiamo per l'Etna, dal versante sud, passando per stradine secondarie frutto delle proposte del navigatore di Alessio.
Arriviamo all'Etna piu' o meno all'ora di pranzo, quando inizia a gocciolare; prendiamo la funivia (30 euro a cranio!!!) e arriviamo su con una pioggia consistente che ci impedisce di uscire a curiosare nel campo di lava.
Dopo un veloce snack ripartiamo in direzione di Chiaramonte Gulfi con alcune soste di metti e togli abbigliamento antiacqua.
Solo in serata riesco a concludere l'ordine di un paio di nuovi stivali da moto antiacqua riproponendo quanto fatto nella precedente visita all'Etna da Alessio.
Anche Paolo (Piero, invece, non trova il numero) provvede all'ordine dello stesso modello di stivale visto che le scarpe da moto con cui viaggia, pur belle, non si sono rivelate ideali in occasione delle piogge.
In serata, ma prima dell'imbrunire, arriviamo al nuovo albergo dopo un ultimo tratto di strada fatto in allegra andatura con un percorso piacevole e movimentato.
Mercoledi', 12 ottobre, partiamo con calma a visitare il sud est.
Prima tappa Ragusa con sosta caffe': bella ma non bellissima!
Poi Modica con ordine collettivo di cioccolato nella antica cioccolateria Bonaiuto con spedizione a Cagliari per evitare di farlo sciogliere nei bauletti delle moto.
Da Modica a Noto, non visitata in occasione del precedente viaggio; molto bella con visita al centro e ad alcuni monumenti fra cui la sala degli specchi e il teatro comunale.
Dopo un pranzo in un baretto, partiamo per Siracusa dove visitiamo Ortigia: molto bella!
Per il rientro scambio la moto con Paolino fino a Chiaramonte Gulfi.
Mi faccio impostare una mappatura tranquilla dal momento che si tratta di una moto che non conosco, con il triplo dei cavalli della mia, con le gomme lisce e su strade che non conosco e bagnate a causa di una pioggerellina continua anche se non intensa.
La moto di Paolino va bene ed e' molto divertente anche perche' offre la soddisfazione di un tiro in uscita di curva che non c'e' assolutamente con la XCAPE; non registro le anomalie di funzionamento di cui si lamenta Paolino da alcuni giorni (irregolare erogazione e rumorosita' anomala del motore).
Il percorso di rientro verso l'hotel e' piacevole: lo sceglie Alessio tra le proposte del suo navigatore dedicato alla moto.
Giovedi', 13 ottobre, trasferimento da Chiaramonte a Caltagirone con una pioggerellina fastidiosa da un certo momento piu' insistente e poi a Piazza Armerina.
Qui andiamo fino all'ingresso della villa del Casale che e' un importante sito archeologico celebre per i mosaici romani ma decidiamo di non visitarla per evitare di perdere troppo tempo e rischiare di arrivare al buio a san Giuseppe Jato; facciamo comunque un giro nel centro di Piazza Armerina e ci fermiamo per un caffe'.
Proseguiamo in direzione di Enna e qui prendiamo la seconda pioggia intensa del viaggio.
Ci fermiamo a Pergusa dopo aver attraversato delle strade trasformate in autentici torrenti con acqua alta.
Nella sosta prendo coscienza di come i pantaloni antiacqua si siano del tutto sfibrati e vadano sostituiti; dopo pranzo cerchiamo invano un negozio di ricambi moto a Enna e quindi proseguiamo, sempre sotto l'acqua, fino a san Giuseppe Jato.
Facciamo un ultimo tentativo di trovare dei pantaloni antiacqua in un negozio di ricambi moto di Palermo ma si tratta di una rivendita molto modesta che non ne ha; in compenso compro del nastro americano per cercare di aggiustarli alla bell'e meglio.
L'agriturismo di san Giuseppe Jato risulta la sistemazione peggiore tra quelle trovate nel viaggio.
In serata cerco di ''sistemare'' i pantaloni antiacqua con il nastro americano ma il tentativo fallisce miseramente.
Venerdi' 14 ottobre ci alziamo con calma e ci dividiamo; io e Paolino andiamo nella zona industriale di Palermo per cambiare la gomma della Ducati mentre gli altri si avviano verso san Vito Lo Capo con l'intesa che li raggiungeremo appena sostituita la gomma.
La giornata e' buona.
Arriviamo dal gommista e, strada facendo, individuiamo un Decathlon dove ci viene in mente di andare a comprare un sovrapantalone impermeabile in sostituzione di quello mio ormai inutilizzabile; riusciamo a farlo trovando una ottima soluzione.
Quando entriamo dal gommista un operaio osserva la moto di Paolino, si gira verso di me e commenta: "Ducati: piccioli rubati !!!"
Dopo la meta' della mattina ci muoviamo per raggiungere gli altri; facciamo una sosta in un punto panoramico dopo Castellammare del Golfo, qualche foto e via.
La strada per San Vito lo Capo e' anche piacevole anche se a tratti invasa dal fango derivante dalle piogge della notte e richiede particolare attenzione alla guida.
A san Vito Lo Capo, tipico zona turistico balneare, passeggiata, breve visita ad antica chiesa, spuntino in un baretto.
Poi ci spostiamo a Erice che visitiamo nel pomeriggio con l'intenzione di proseguire verso Mazara del Vallo e Sciacca per poi tornare all'albergo.
In realta' a Erice incontriamo due motociclisti locali che ci suggeriscono di visitare le saline di Marsala (secondo me le saline ContiVecchi sono piu' interessanti di quelle di Marsala) e cosi' facciamo.
Data l'ora, evitiamo la visita a Mazara del Vallo e Sciacca e ci avviamo verso l'albergo trovando molte strade dissestate e spesso invase dal fango (anche tratti di autostrada!).
Rientriamo a buio in agriturismo; intervistiamo la cameriera circa lo stato delle strade soprattutto dopo piogge peraltro non torrenziali e ci conferma che la situazione e' da sempre molto critica.
Sabato, 15 ottobre, ultima tappa prima della partenza.
Visita a Mondello e poi a Palermo.
La mattina appena saliti in moto la giornata appare buona e qualcuno si attrezza di jeans, ma nel trasferimento verso Mondello il meteo cambia repentinamente e ci dobbiamo coprire per ripararci dalla pioggia.
In realta' il maltempo dura poco e dopo un caffe' a Mondello ci trasferiamo a Palermo dove prendiamo possesso delle stanze nel b&b, sistemiamo le moto in un garage (anche perche' ci avvisano che a Palermo spariscono facilmente), e di pomeriggio facciamo visita alla citta'.
La sera acquistiamo le provviste per la nave, ceniamo e andiamo a letto presto in vista dell'indomani mattina quando ci dovremo alzare presto per essere alle sette e mezza all'imbarco.
L'indomani mattina fila tutto per il meglio salvo che la Ducati di Paolino improvvisamente non ne vuol sapere di avviarsi al punto di ingresso al porto.
Dopo vari tentativi, riparte e ci imbarchiamo.
La noia della traversata, lunga dodici ore (che, fatte in diurno, sono veramente lunghe), viene alleviata da delle partite a sette e mezzo in cui Piero sbaraglia tutti mostrando una certa fortuna oltre che capacita'.
Riepilogando, le tappe del viaggio sono state le seguenti:
da Catanzaro a Troina -------------- da Troina a Chiaromonte Gulfi
da Chiaramonte Gulfi a Siracusa e ritorno ---------- da Chiaromonte Gulfi a San Giuseppe Jato
da San Giuseppe Jato a Marsala e ritorno -------- da San Giuseppe Jato a Palermo
Civitavecchia - Lauria inferiore per km 540
Lauria inferiore - Bagnara calabra per km 332
Bagnara calabra - Catanzaro e poi Catanzaro - Troina per km 424
Troina - Chiaramonte Gulfi per km 241
Chiaramonte Gulfi - Siracusa e ritorno per km 197
Chiaramonte Gulfi - San Giuseppe jato per km 298
San Giuseppe jato - Marsala e ritorno per Km 226
San Giuseppe jato - Palermo per km 53
In totale sono stati fatti 2311 Km
Alla fine del viaggio intervisto tutti per avere il loro giudizio sull'esperienza fatta.
Alessio e Federico assegnano un sette ritenendolo piu' deludente rispetto a quello fatto alcuni anni fa e rilevando delle strade molto dissestate e critiche in caso di pioggia ed un paesaggio non particolarmente bello e guastato anche da degrado (molta spazzatura in giro).
Paolino assegna un otto perche' trova comunque positivo viaggiare in moto, perche' non conosceva la Sicilia, perche' gli e' piaciuta la compagnia.
Piero assegna un sei perche' trova il paesaggio molto meno attraente di quello attraversato in altri viaggi (Dolomiti, Pirenei, Croazia) e per le condizioni delle strade, mentre ha gradito la compagnia.
Paolo assegna un sette portando piu' o meno gli argomenti di Piero.
Personalmente il viaggio mi e' piaciuto meno di quello fatto alcuni anni fa nelle due Sicilie ma in quell'occasione eravamo riusciti a fare una visita in grazia di Dio all'Etna, avevamo visitato la valle dei templi di Agrigento e Taormina.
Confermo la mia esperienza per cui tornare in posti che hanno suscitato belle sensazioni non riproduce mai le stesse ma e' frequente che il ritorno risulti deludente.
Pero' comunque mi sono divertito e rilassato e do almeno sette e mezzo.
Speriamo che il prossimo meriti di piu'!
Allego le foto dei percorsi compiuti con l'indicazione dei Kilometri percorsi e l'elenco degli alloggi in cui siamo stati, a futura memoria.
Hotel Ristorante Villa Terry - Lauria Inferiore (PZ)
Green park residence - Bagnara calabra
Agriturismo Le querce di Cota - Troina (En)
Hotel Antica Stazione - Chiaramonte Gulfi (RG)
Agriturismo Masseria La chiusa - San Giuseppe Jato (PA)
Liberty Suites - Palermo
le foto:
altre foto :
https://drive.google.com/drive/folders/1SfdipLue3VoEqRQ-NN1u8ipKkWkSWNe0?usp=sharing
Tracce dei percorsi, visibili da Android su Google Heart:
1 civitavecchia amalfi.kml
2 da lauria a Cetraro.kml
3 cetraro bagnara calabra.kml
4 catanzaro troina.kml
5 troina chiaramonte gulfi.kml
6 Chiaramonte Gulfi Siracusa e ritorno.kml
7 Charamonte Gulfi San Giuseppe Jato.kml
8 San Giuseppe Jato Marsala e ritorno.kml
9 San Giuseppe Jato Mondello Palermo.kml